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I NOSTRI ANIMALI

Tutto ha inizio da un granello di sale...

La storia dei nostri animali inizia da un granello di sale che si portano dentro fin dai primi giorni di vita. Infatti, la brezza del Mar Jonio giunge sino ai nostri pascoli e conferisce alle carni il giusto apporto naturale di sapidità, tanto da poter essere consumate senza l’aggiunta di sale.

Da tre generazioni alleviamo bovini di razza podolica e suini neri di Calabria, entrambi in selezione genetica ed iscritti al libro genealogico nazionale. Sono due razze autoctone e questo consente di poter sfruttare al massimo le risorse naturali del nostro territorio; sono animali rustici (che si nutrono di tutto ciò che il territorio offre loro) e resistenti in modo naturale a molte malattie.

Bovino podolico

Il bovino podolico è un animale robusto e frugale, dotato di una straordinaria capacità di utilizzare e valorizzare risorse alimentari che non potrebbero essere sfruttate diversamente: pascoli cespugliati, stoppie, macchia, foglie, ricacci e sottobosco. Ai bovini podolici piacciono l’aria pura e ossigenata, la purezza delle acque e le temperature tonificanti; il ricco e vario sottobosco e i pascoli naturali apportano notevoli benefici, evidenti poi sulle carni e sul latte.

I bovini di questa razza sono animali di grossa taglia. Le femmine hanno una grandissima attitudine materna; partoriscono da sole e i vitelli stanno con le madri fino a dieci mesi e oltre. Dopo lo svezzamento, vengono alimentati utilizzando paglia, fieno, orzo, frumento, avena, fave e crusca, nonché — nel periodo invernale — potature di olivo. I vitelloni podolici vivono in stabulazione libera o in semibrado, per essere poi macellati all’età di sedici/venti mesi con un peso non inferiore ai seicento chili.

Il bovino podolico è un animale antico, che ha conservato un senso che gli permette di percepire la presenza di suoi simili morti. Nel momento in cui avverte tale presenza, il bovino ha una reazione molto violenta. Gli allevatori calabresi usano il termine arrasto per indicare questo particolare senso.

suino nero

Il nostro suino nero calabrese è allevato allo stato brado. Gli animali hanno a disposizione un appezzamento di circa sette ettari, ricco di macchia mediterranea, alberi da frutto, querce, un boschetto di lecci (che producono una ghianda selvatica), pascoli di erbe spontanee e pascoli coltivati a favino, avena e sulla. L’alimentazione dei nostri suini viene integrata anche con scarti di ortaggi, orzo, farinaccio di grano tenero e duro, fave e favette.

Questo maiale adora lo stato brado, come tutte le razze biodiverse, poiché in situazioni di restrizione — oltre ad accumulare grasso in eccesso che rovina la qualità delle carni — soffre e si deprime. All’interno dell’appezzamento sono state realizzate strutture attrezzate per i parti, la crescita dei piccoli suini e il finissaggio degli adulti, nonché per lo stoccaggio degli alimenti.

Il metodo utilizzato per l’allevamento prevede che, fino a quaranta giorni dalla nascita, i maialini restino con la madre in apposite aree; poi vengono condotti al pascolo libero, sempre in compagnia della madre, e, infine, dopo lo svezzamento, restano in libertà sino a quando, tra i quaranta e i sessanta giorni prima della mattazione, vengono condotti in apposite aree destinate all’ingrasso. Questa ultima fase avviene dopo quindici/diciassette mesi di età.

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La Sulla

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